Ieri pomeriggio, Lunedì 22 Aprile 2019 ore 13.30, a San Josè, California, presso il Tribunale Federale si è tenuta una nuova udienza del procedimento penale che vede Elizabeth Holmes imputata per cospirazione e frode ai danni di investitori, medici e pazienti. Per conoscere le tappe fondamentali della vicenda Theranos https://marialuisamanis.nova100.ilsole24ore.com/2019/04/24/il-caso-elizabeth-holmes-una-frode-ma-con-una-visione/
Nel corso dell’udienza (un cd. “status hearing” ovvero una comparizione per valutare lo stato del caso) l’accusa ha fatto presente che un testimone ha fornito un disco rigido contenente 3 terabyte di dati che includono video e documenti promozionali di Theranos. Il team difensivo della Holmes ha invece fatto presente che la difesa sta cercando di ottenere documenti in possesso delle agenzie federali (come l’FDA) “molti dei quali a discarico”. L’enorme quantità di elementi di prova che l’accusa deve esaminare rende improbabile che la fase del dibattimento possa iniziare nell’anno 2019. Il giudice Edward Davila ha quindi rifiutato di fissare la data per il dibattimento e si è limitato a programmare un’altra udienza per il 1 luglio 2019.
Il procedimento penale per frode a carico di Elizabeth Holmes (fondatrice ed ex CEO della ormai defunta Theranos), e del suo ex compagno Ramesh Sunny Balwani (ex Presidente, Direttore e membro della Advisory Board di Theranos) è iniziato il 15 Giugno 2018 presso la giurisdizione federale. Il rinvio a giudizio è arrivato a seguito di una indagine durata oltre 2 anni e mezzo e condotta congiuntamente dall’FBI, FDA (Food and Drug Administration) e USPIS (US Postal Inspection Service).
Secondo l’accusa, Holmes e Balwani si sono adoperati in uno schema di frode multimilionaria e durata anni ai danni di investitori e altresì in uno separato schema di frode ai danni di dottori e pazienti.
Per ognuno degli imputati l’accusa procede per due capi d’accusa per cospirazione per commettere frode bancaria (in violazione dell’Articolo 18 USC §1349) e undici capi d’accusa per frode bancaria (in violazione dell’Articolo 18 USC §1343).
In considerazione della gravità del caso Theranos, al fine di radicare la giurisdizione federale, invece che quella della California, l’accusa ha scelto di identificare come condotte rilevanti, non tanto le condotte fraudolente di Holmes e Balwani, bensì i bonifici tra Stati che son stati resi possibili dalle condotte fraudolente (finanziamenti di investitori e pagamenti di medici e pazienti) o i bonifici finalizzati alle condotte fraudolente (come il bonifico in favore di una società newyorkese per acquistare annunci pubblicitari mendaci).
All’inizio del 2019 era già emerso nel processo che l’accusa avrebbe dovuto esaminare oltre 12 milioni di pagine di documenti, ma ora sembra che gli elementi di prova siano addirittura superiori e secondo l’Assistant US Attorney John C. Bostic “L’intera vicenda è molto più ampia di quanto indicato nell’atto di accusa…. (che)non cattura l’intera condotta criminale(dei due imputati)”. L’atto d’accusa è reperibile al seguente link https://www.justice.gov/file/1072521/download
Il processo penale è quindi relativamente giovane e dovremo aspettare il prossimo anno per conoscerne l’esito. Sappiamo però che se condannati, ognuno degli imputati potrà essere sottoposti per ogni capo d’accusa ad una pena di reclusione per 20 anni, una sanzione di 250 mila dollari (per un potenziale totale di 2.25 milioni di dollari) oltre al risarcimento alle parti civili.
Il rinvio a giudizio è intervenuto soli 3 mesi dopo che la Holmes si era accordata il 14 Marzo 2018 con la Security Exchange Commission (SEC) per la causa civile instaurata per frode in violazione degli articoli 17 a (1-2-3) del Securities Act e 10 b dell’Exchange Act. (https://www.sec.gov/litigation/complaints/2018/comp-pr2018-41-theranos-holmes.pdf)
La Holmes, pur dichiarandosi non colpevole, ha accettato di regolare le accuse di “frode massiccia” mosse dalla SEC accettando di privarsi del controllo di Theranos, restituendo milioni di azioni, di pagare una sanzione di 500 mila dollari e l’interdizione a ricoprire un qualsiasi ufficio di direzione di una società per azioni per 10 anni. Invece la causa civile proseguirà nei confronti di Balwani. Nel corso del procedimento civile con la SEC la Holmes ha ammesso di aver fatto alcune dichiarazioni mendaci (in merito a contratti assertivamente stipulati con la Difesa e in merito a test assertivamente condotti per conto della GlaxoSmithKline e Pfizer) e tale ammissione potrebbe avere rilevanza nel procedimento penale in corso.
Le sanzioni imposte alla Holmes sono pesanti e rare rispetto alla prassi della SEC,
Secondo Steven Peikin, Co-direttore della Divisione della SEC deputata all’enforcement, le pesanti sanzioni sono un caso eccezionale e particolarmente efficace per un contesto come Silicon Valley dove le startup come Theranos hanno un grande interesse a mantenere il controllo della società. Le sanzioni sono commisurate alla condotta di frode massiccia, elaborata e portata avanti per anni da Holmes e Balwani da soli, in quanto la società era condotta da loro in maniera esclusiva e dunque sono gli unici responsabili delle condotte incriminate. In particolare la SEC ha ritenuto che Holmes e Balwani abbiano rilasciato false dichiarazioni o affermazioni esagerate sulla tecnologia, il giro d’affari e performance finanziarie di Theranos al fine di raccogliere oltre 700 milioni dagli investitori truffati.
Secondo Jina Choi, capo della divisione regionale SEC di San Francisco, il processo avviato dalla SEC rappresenta una “importante lezione per Silicon Valley” “gli innovatori che ambiscono di rivoluzionare un settore dell’industria devono dire agli investitori la verità su ciò che la tecnologia sviluppata può fare oggi, e non quello che sperano possa fare un giorno”.
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Autore: Maria Luisa Manis
Data di Pubblicazione: 23/04/2019
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